
L’igiene del gatto, cosa fa lui, come lo possiamo aiutare noi
L’igiene del gatto, cosa fa lui, come lo possiamo aiutare noi
La naturale propensione all'igiene è sicuramente una delle caratteristiche distintive del gatto. Si calcola infatti che il piccolo felino dedichi circa il 10% della sua giornata alla pulizia del corpo, attività alla quale rivolge un'attenzione scrupolosa e quasi maniacale. L'igiene del gatto segue uno schema ben preciso nel quale le diverse zone del corpo vengono trattate in sequenza:
le prime ad essere pulite sono le zampe anteriori, poi seguono la testa, le spalle, i fianchi, le zampe posteriori e, per ultima, la coda.
Per rimuovere lo sporco in modo impeccabile, la lingua ha una superficie ruvida e spugnosa: interamente ricoperta da piccole escrescenze cornee, essa consente al gatto di pulire il pelo in profondità eliminando polvere, forfora e parassiti. Allo stesso tempo, la sua azione liscia il manto e lo mantiene morbido e lucido. In più, passando ripetutamente la lingua sul mantello il gatto assume la Vitamina D: questa sostanza, preziosa per il benessere delle ossa e del sistema immunitario, viene sintetizzata sul pelo tramite l'esposizione alla luce solare.
La pulizia, inoltre, espleta un'importante azione antistress che aiuta il gatto a ripristinare il suo equilibrio psichico ed emotivo: la ripetitività dei gesti, infatti, ha sul piccolo felino un effetto calmante e rassicurante. Grazie alla eccezionale flessibilità del collo, il gatto riesce a pulire quasi ogni zona del corpo; ci sono però alcuni punti, come le orecchie e i denti, che restano fuori dalla sua portata. In alcuni casi, nonostante la pulizia frequente e accurata, anche il mantello può richiedere di trattamenti "supplementari" in grado di eliminare una maggiore quantità di sporco e peli morti: questa necessità si avverte soprattutto in estate, complici la vita all'aria aperta e la muta del pelo.
Al contrario di quanto si possa pensare, l'intervento del proprietario nella toeletta è un evento tutt'altro che sgradito al gatto e rappresenta un momento di socializzazione che rafforza il legame e contribuisce a creare un solido rapporto di fiducia.
Come prendersi cura del gatto: la pulizia del manto
Spazzolare il manto del gatto con regolarità è un accorgimento fondamentale per mantenere cute e pelo in buona salute. La cadenza varia a seconda del tipo di mantello: per un gatto a pelo corto può bastare una spazzolata settimanale, mentre un esemplare a pelo lungo deve essere spazzolato almeno una volta al giorno. Questo tipo di trattamento può richiedere una maggiore frequenza nel periodi in cui il gatto perde il pelo, come nella stagione estiva.
Per sciogliere i nodi con delicatezza ed evitare di irritare la cute, la spazzola per gatti deve essere scelta con molta attenzione in base alla tipologia di manto da trattare. Le spazzole con setole morbide, in tal senso, sono ideali per il pelo corto; un mantello molto lungo, invece, richiede strumenti in grado di districare i nodi e tenere in ordine il sottopelo, come il cardatore e il pettine di metallo. In tutti i casi, il pelo deve essere spazzolato a lungo e con dolcezza partendo dalla testa e scendendo fino alla coda e seguendo un "percorso" che va dalle radici verso l'esterno. In questo modo è possibile liberare il mantello da nodi e peli morti, stimolarne il rinnovamento e mantenerlo soffice e lucido.
Periodicamente, inoltre, si rivela molto utile effettuare una pulizia approfondita con un apposito shampoo per gatti. E' molto importante, a tal proposito, optare per un prodotto specifico evitando i detergenti ad uso umano: questi ultimi, infatti, possono risultare aggressivi o lasciare residui nocivi per la cute e il pelo. Una formulazione appropriata, invece, contiene principi attivi mirati per lavare, ammorbidire e lucidare il mantello del tuo micio in tutta sicurezza. A seconda delle esigenze è possibile scegliere fra shampoo secco oppure a risciacquo.
Shampoo a secco
Oltre ad essere ideale per i soggetti più irrequieti, la prima tipologia di prodotto ha il vantaggio della praticità: lo shampoo secco per gatti, infatti, si vaporizza velocemente sul pelo, si friziona e poi si rimuove con una semplice spazzolata.
Shampoo con risciaquo
Il bagnetto con un detergente a risciacquo, invece, è solitamente consigliato quando il gatto è tranquillo o abituato all'acqua fin da primi mesi di vita. Il micio deve essere lavato in una bacinella con acqua tiepida, applicando il detergente solo sul manto ed evitando occhi e orecchie; il risciacquo deve essere accurato per eliminare ogni traccia di prodotto. Dopo aver frizionato il pelo con un'asciugamano morbido si può procedere all'asciugatura utilizzando un phon silenzioso o un termoconvettore.
Occhi, muso e orecchie nell'igiene del gatto
Gli occhi, il muso e le orecchie del gatto sono zone estremamente delicate dove tendono a concentrarsi secrezioni e residui. Per pulirli senza provocare irritazioni è sufficiente utilizzare un batuffolo di cotone inumidito. Nelle orecchie è importante fare molta attenzione ed evitare l'uso dei cotton fioc che possono spingere il cerume più in profondità e creare danni all'udito. Se il padiglione auricolare è davvero molto sporco è possibile ricorrere ad una apposita soluzione da applicare con l'ausilio di un batuffolo di cotone.
La pulizia del gatto: denti e unghie
Una scrupolosa pulizia del gatto non può trascurare i denti e le unghie, due parti del corpo dove i batteri si annidano con estrema facilità. La puizia dei denti del gatto comincia prima di tutto dal cibo: il consumo regolare dei croccantini, infatti, aiuta la dentatura del tuo amico a mantenersi sana. Nonostante questo tipo di alimentazione, alcuni soggetti possono manifestare una spiccata tendenza agli accumuli di tartaro e alle infiammazioni gengivali.
Queste problematiche possono essere contrastate spazzolando quotidianamente i denti del micio; usando uno spazzolino e un dentifricio specifici, si procede con movimenti delicati dall'alto verso il basso.
Per la cura delle unghie è necessario procurarsi un tronchesino per gatti: gli artigli del tuo piccolo felino, infatti, hanno una particolare morfologia che richiede uno strumento specifico. Le unghie vanno poi spuntate a pochi millimetri dall'estremità con un gesto veloce e deciso, evitando di recidere la pellicina a metà lunghezza. E' inoltre fondamentale controllare spesso le unghie per rimuovere i residui di lettiera e gli altri eventuali corpi estranei.